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I soggetti che hanno una forma di disabilità oppure anche le famiglie che hanno un figlio con disabilità a carico, possono usufruire oggi di alcune soluzioni di prestito pensate appositamente per queste categorie di soggetti. Questi prestiti sono concessi grazie alla normativa prevista dalla legge 104.

È una legge che permette di ottenere un prestito a carattere agevolato, ovvero con tassi di interesse molto bassi e convenienti e che sono destinati propriamente ai soggetti affetti da disabilità. In questa guida vediamo nello specifico quali sono le tipologie di prestiti che possono essere richiesti grazie alla legge 104 e chi può beneficiare di queste soluzioni di finanziamento.

Legge 104: cos’è?

La legge 104 è una legge nata nel 2013 grazie ad una convenzione stipulata tra la Cassa depositi e prestiti e l’Associazione Bancaria Italiana. È una convenzione che permette di definire delle linee guida utili per la concessione e l’erogazione di prestiti a persone fisiche che sono affette da una forma di disabilità più o meno grave. Puoi trovare un approfondimento sulla legge 104 leggendo questo articolo. Sono dei prestiti rivolti principalmente ai soggetti fisici e quindi non a società o realtà di tipo imprenditoriale. Questa legge permette di erogare non solo prestiti, ma anche dei mutui per soggetti disabili.

L’accordo stabilito grazie a questa legge è un accordo in base al quale vengono concessi dei prestiti e dei mutui ai soggetti che rispettano tutti i requisiti che sono contenuti all’interno della legge 104. Oltre ai tradizionali prestiti, oggi si possono richiedere anche dei mutui che sono di tipo finalizzato. Di solito, sono richiesti per l’acquisto oppure per la ristrutturazione della propria casa o di un immobile da destinare ad uso abitativo.

Chi può richiedere dei prestiti usufruendo della legge 104

I soggetti che oggi possono richiedere dei prestiti e dei mutui grazie a questa legge sono diversi. Questi prestiti oggi possono essere richiesti dai seguenti soggetti:

  • Le coppie giovani al di sotto dei 40 anni di età, in cui uno dei due coniugi ha un’età inferiore ai 35 anni. Queste coppie devono avere un nucleo familiare da almeno due anni;
  • Nuclei familiari all’interno dei quali c’è una persona disabile con disabilità certificata;
  • Famiglie numerose con almeno tre figli a carico.

Sono diverse le agevolazioni previste dalla legge 104. Naturalmente, per poter usufruire di queste agevolazioni economiche e finanziarie bisogna presentare dei requisiti particolari. Solo in questo modo si può certificare di avere un certo livello di handicap. Per handicap si intende un impedimento di tipo fisico psichico o sensoriale che può avere delle conseguenze di vario genere e su diversi livelli.

Nel momento in cui si richiede questo tipo di prestito bisogna richiedere il riconoscimento della disabilità. All’interno del certificato medico devono essere precisati tutti i diritti di previdenza, oltre che quelli di tipo economico, i quali possono cambiare anche in base alla percentuale di disabilità che si possiede. Confronta con attenzione le diverse soluzioni per trovare quella più adatta a te. Chiedi un preventivo sui prestiti qui.

Quali patologie sono riconosciute

Chi desidera richiedere un prestito a tasso agevolato attraverso la legge 104 deve presentare un documento che certifichi la sua patologia. In particolare, queste patologie vengono identificate per mezzo di una tabella del ministero. Ad ogni tipologia di patologia è collegata una gravità più o meno elevata. In base al rapporto che si viene a creare tra la patologia e la sua gravità viene associata una percentuale di invalidità. La percentuale di invalidità può essere quindi diversa in base alle singole istituzioni e alle patologie delle quali si soffre.

Le principali patologie riconosciute considerate idonee per poter accedere a un prestito o a un mutuo agevolato sono quelle che concernono l’apparato psichico, visivo, uditivo e fonatorio e l’apparato respiratorio, digerente, neurologico, cardiocircolatorio e urinario. Le condizioni di disabilità di ogni soggetto richiedente possono essere valutate di volta in volta in base alla tabella ministeriale di cui abbiamo parlato sopra.